Sinnos, i segni; termine con cui identifichiamo la pratica dei “segni”, rimasta in uso fino al secolo scorso ma di origine molto antica, con cui venivano “segnate” le orecchie del bestiame, e che identificavano l’appartenenza del gregge ad un padrone specifico; abbiamo utilizzato come ispirazione questa pratica, per creare dei “segni” grafici che si leghino in maniera simbolica ad un mondo arcaico in cui questo linguaggio comunicava qualcosa di estremamente importante.

Abbiamo reinventato un linguaggio che ricrei metaforicamente e idealmente quel mondo, un mondo fatto di usanze perpetrate nel tempo, di fatica e di continuità di gesti. L’obbiettivo stesso del progetto “Sinnos” è di riportare da Serra Longa al cuore di Gergei, come si faceva un tempo, la materia prima, il latte bianco e puro, al paese, alla comunità, per creare non solo i formaggi destinati al consumo di tutti, ma per ripetere i gesti di un passato che si rinnova.

Tutta l’identità visiva del progetto parte da un’approccio manuale, i caratteri e le illustrazioni sono stati completamente tracciati a mano, per evidenziare ciò che ci ha ispirati nella creazione di questo progetto, e per ricreare un linguaggio arcaico, che si ispira alla scrittura e ai segni che lasciavano i nostri avi sulla pietra, un linguaggio antico spesso legato alla spiritualità dei nostri antenati.